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Monti - Parti Sociali: restituire fiducia ad imprese e lavoratori per la ripresa del Paese
“Condividiamo le sollecitazioni del Presidente Monti – dichiara Cafà – su temi molto più vicini alle esigenze reali del Paese, come la produttività del lavoro e la ripresa economica, ed accogliamo favorevolmente l’invito per individuare soluzioni e proposte che possano contribuire ad invertire la rotta verso la ripresa. Vogliamo contribuire al dialogo con le altre componenti – continua il Presidente CIFA – fornendo elementi di riflessione e proposte concrete per restituire fiducia agli imprenditori ed ai lavoratori, ma occorre che anche il Governo faccia la sua parte”.
La CIFA propone al Governo ed alle altre componenti datoriali e sindacali di lavorare su temi di concreta applicazione che possono sostenere nel breve la ripresa del sistema economico.
Tra le proposte, CIFA chiede di porre attenzione al contrasto della riduzione dei consumi, auspicando interventi non sugli aumenti salariali, ma creando le condizioni per un aumento reale del potere di acquisto delle famiglie: riduzione dell’incidenza dei costi della “bolletta energetica”, del carburante, e dei trasporti, pubblici e privati tra le priorità.
Inoltre, sul fronte delle dinamiche del mercato del lavoro la riforma Fornero, legge 92/2012, non aiuta nè imprenditori e neanche i lavoratori. Non si rileva flessibilità in ingresso ed in uscita che potrebbe costituire un valore per il mercato del lavoro. CIFA propone di potenziare l’applicazione dei meccanismi di flessibilità in entrata, oltreché “scongelare” le potenzialità applicative dell’articolo 8 della legge 148/2011 sul fronte della contrattazione aziendale: ciò contribuirebbe a dotare il mercato del lavoro di una migliore capacità di mantenere i livelli occupazionali, e di innescare sul piano aziendale sinergie tra lavoratori ed imprese per recuperare competitività sui mercati grazie ad una produttività incentivata. Occorre vedere lo strumento della contrattazione collettiva aziendale di prossimità come momento di crescita, sviluppo e rilancio che possa aiutare imprese e lavoratori.
Infine, attuare delle sperimentazioni sul tema del “welfare sociale”, con il coinvolgimento degli enti bilaterali, attraverso la concertazione con le istituzioni di meccanismi di detassazione dei benefit aziendali, per consentire da un lato un abbattimento dei costi fissi aziendali, dall’altro innescando dinamiche di incentivazione di politiche commerciali che restituiscono benefici reali ai lavoratori, in termini di migliore e più conveniente accesso a beni e servizi di larga diffusione ed utilizzo,e quindi, come affermato dal Ministro Passera, una maniera per “mettere più soldi nelle tasche degli italiani”.
Infine il Governo deve dare deve essere ancora più incisivo – secondo la CIFA – per arrivare all’eliminazione delle Province, e ad un taglio reale dei costi della politica attualmente abbastanza alti.
a cura dell’ufficio Stampa - CIFA