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Professioni non ordinistiche, Nicoletti (CIFA): bene la legge, ora lavoriamo sulla valorizzazione e certificazione delle competenze
In sintesi, la legge 4/2013 definisce “professione non organizzata in ordini o collegi” l’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale. Con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art.2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio .
Si introduce il principio del libero esercizio della professione fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica del professionista, che è libero di scegliere la forma in cui esercitare la propria professione: in forma individuale che associata, societaria, o altrimenti nella forma di lavoro dipendente. L’articolo 2, consente a tutti i professionisti di costituire associazioni professionali (con natura privatistica, fondate su base volontaria e senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva) con il fine di valorizzare le competenze degli associati, diffondere tra essi il rispetto di regole deontologiche, favorendo la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.
Roberto Nicoletti vice Presidente della Confederazione CIFA commenta la legge dicendo: “Con questo importante provvedimento viene affidato alle libere associazioni professionali, il compito di valorizzare le competenze dei professionisti, garantendo così l’utenza, attraverso il rilascio di una attestazione professionale. Finalmente il legislatore ha preso atto della realtà di milioni di lavoratori autonomi che non avevano il “privilegio” di essere iscritti ad un ordine o collegio, riconoscendone la dignità professionale e demandando alle associazioni tra gli stessi le attività di vigilanza e verifica sulle loro capacità e competenze. CIFA si muoverà, attraverso le associazioni di lavoratori autonomi confederate, per poter dare piena applicazione ai contenuti enunciati nella legge 4/2013 e far sì che la legge non rimanga lettera morta ma rappresenti una chiave di volta per la crescita professionale ed economica di tanti lavoratori autonomi”.
Inoltre, le associazioni professionali, possono costituire forme aggregative che rappresentano le associazioni aderenti, agiscono in piena indipendenza ed imparzialità e sono soggetti autonomi rispetto alle associazioni professionali che le compongono, con funzioni di promozione e qualificazione delle attività professionali che rappresentano, nonché di divulgazione delle informazioni e delle conoscenze ad esse connesse e di rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali.
Nei prossimi mesi il Ministero dello Sviluppo economico provvederà a redigere l'elenco delle professioni.
a cura ufficio Stampa – CIFA