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CIFA al tavolo tecnico del MISE tutela le PMI

 

La Confederazione CIFA al tavolo tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico per tutelare le piccole e medie imprese

In particolare CIFA ha chiesto al Ministro che i crediti commerciali verso l’amministrazione pubblica siano certificati dalla stazione appaltante telematicamente e attraverso un criterio di silenzio assenso e soprattutto che non sia irrogata nessuna sanzione tributaria per omesso versamento d’imposte ai contribuenti che abbiano subito ritardi nell’incasso delle proprie fatture emesse a carico della pubblica amministrazione.

Marco Ertman, responsabile Area Economia Fisco CIFA

Troppo spesso, infatti, lo Stato e gli Enti Locali pagano oltre la scadenza le proprie fatture ed in tal modo causano nelle imprese creditrici uno stato d’illiquidità che impedisce loro di assolvere puntualmente al saldo di imposte e contributi.

In tali frangenti lo Stato irroga automaticamente le sanzioni fiscali per omesso versamento del tributo e si avvantaggia così degli effetti di un proprio inadempimento.

La CIFA ha, quindi, chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di emendare le norme in materia di sanzioni fiscali prevedendo una causa di non punibilità che operi a favore di tutti i contribuenti che non hanno potuto assolvere al proprio debito fiscale a causa dell’illiquidità generata dai tardivi pagamenti della pubblica amministrazione.

CIFA invoca un principio di lealtà giuridica: fino al giorno in cui lo Stato è debitore delle imprese per non aver pagato i propri acquisti, non deve essergli concesso di irrogare sanzioni per tardivo versamento di imposte e contributi.

(Immagine in copertina di Simone Ramella from Roma, Italy - Ministero dello Sviluppo Economico, CC BY 2.0, Collegamento)

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