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PMI E LOTTA ALL'EVASIONE: IL DECALOGO 2009

autonoma (esercenti, attività artistiche o professionali). La circolare contiene una sorta di decalogo, un piano operativo con cui il Fisco si propone di individuare le inadempienze ed elusioni attraverso il rafforzamento dei mezzi già a sua dispozione (Ufficio Centrale Antifrode e Direzioni regionali) e l'introduzione di nuovi strumenti di monitoraggio tra cui l'istituzione di nuove Direzioni Provinciali, presso cui saranno attivate strutture di controllo locali per contrastare l'evasione e promuovere la compliance. Per quanto riguarda le imprese, al "tutoraggio" delle grandi aziende si affiancheranno forme di controllo per piccole e medie Imprese. Nello specifico, un presidio delle imprese di medie dimensioni (con volume d'affari IVA, ricavi o compensi da 5.164.569 a 100 milioni di euro) ed un ulteriore presidio per piccole aziende e lavoratori autonomi (con volume d'affari IVA, ricavi o compensi da 5.164.569 a 100 milioni di euro). Un'attività completa, quindi che vadalla lotta alle frodi e alle truffe finanziarie, al controllo dei contribuenti con regimi fiscali agevolati ed al ricorso ai nuovi strumenti per definire i contenziosi. Controllare tutti ma con l'obiettivo di stanare i "colpevoli" per tutelare la gran parte dei piccoli e medi contribuenti aziendali in regola.

 

 

 


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