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CIFA a Belgrado per avviare sinergie tra imprese italiane e serbe
L'incontro si è rivelato da subito ricco di contenuti a cui potranno fare seguito azioni finalizzate alla promozione di investimenti da parte delle PMI Italiane, ampiamente rappresentate sul territorio nazionale dalla Confederazione Italiana Federazioni Autonome, sul territorio Serbo.
Nel corso dell'incontro Vranic ha illustrato ai presenti le opportunità che la Capitale dei Balcani può offrire alle imprese italiane, in termini di vantaggi fiscali, normativi e di costo del lavoro.
All'incontro era presente anche il primo segretario dell'Ambasciata Italiana in Serbia, Marco Leone, il quale ha manifestato, fin da subito, grande soddisfazione per l'interlocuzione avviata che rafforzarebbe i già buoni rapporti commerciali tra Italia e Serbia.
E' un dato di fatto che la Serbia rappresenti oggi una grande opportunità per le nostre imprese che, oltre ad aprirsi a nuovi mercati, potranno esportare il proprio Know – how in un Paese in forte crescita che necessita di elevate figure professionali e di innovazione dei processi produttivi.
In quest’ottica di lavoro congiunto finalizzato a collegare le società italiane e serbe Vranić ha sottolineato che “il sistema camerale unico della Serbia, nel senso organizzativo e funzionale, sarà un partner rispettabile delle associazioni italiane di imprenditori, in quanto favorisce il contatto con tutte le società nel territorio serbo, nonché fornisce il supporto nella comunicazione con le autorità locali e nazionali.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente di CIFA, Andrea Cafà il quale ha dichiarato, che “tale incontro rappresenta l'inizio di un percorso che servirà alle PMI, aggregate tra loro, per affacciarsi al mercato Serbo, dato che quest'ultimo da anni rappresenta punto di approdo esclusivamente per le grandi imprese italiane. Non bisogna dimenticare che la Serbia rappresenta anche il punto di accesso per l'intero Est Europa, e quindi punto di transito verso il grande mercato Russo. Gli strumenti di aggregazione delle PMI che il nostro sistema, negli anni, ha costruito nell'ambito dell'accesso alle risorse finanziarie destinate alla formazione professionale dei dipendenti, può rappresentare la nuova frontiera per le piccole imprese italiane che potranno finalmente accelerare un processo di internazionalizzazione a loro, finora, negato.”