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Versamento delle accise: auspicabile la sospensione

Si dà atto che molti sono stati gli interventi economici adottati dal governo per cercare di dare una risposta economica ai singoli cittadini, alle aziende e ai liberi professionisti per contrastare la crisi economica, effetto della paralisi generata dall’epidemia da COVID-19. Tra le misure adottate nel DL “Cura Italia”, tuttavia, rileviamo un vuoto relativamente al trattamento del versamento delle accise statali da parte di aziende i cui prodotti sono sottoposti a questo tipo di tassazione.

Non è, infatti, venuto meno l’obbligo per le imprese di versamento delle accise al giorno 16 del mese successivo all’emissione di fattura, laddove invece per altri tipi di adempimenti contributivi e fiscali è stata disposta una condivisibile sospensione per alleviare la grave difficoltà economica e finanziaria del nostro tessuto produttivo.

Esemplare è il caso di un’importante distilleria operante nel comprensorio catanese che fornisce alcool etilico in bottiglie a supermercati, Università e Strutture sanitarie: i suoi clienti, infatti, non possono in questa difficile congiuntura adempiere ai pagamenti se non con rimesse dilazionate nel tempo (60-90 giorni), ma l’azienda deve per contro onorare il pagamento delle accise entro il mese successivo all’emissione del titolo di spesa. 

CIFA intende rappresentare la sua vicinanza anche a tali tipologie di imprese e si impegna affinché il governo ponga rimedio a tale vuoto normativo e preveda degli interventi diretti a sostenerle, valutando in particolare la sospensione delle accise per tutto il periodo dell’emergenza.

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