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Il testo si apre con l’introduzione di Nicola Saldutti, che inquadra immediatamente uno dei principali problemi del mercato del lavoro dei nostri tempi: affrontare il cambiamento, gli avanzamenti della rivoluzione digitale con un modello di relazioni industriali che è ormai stantio e che utilizza criteri non più al passo con i tempi.

Per questo motivo, c’è bisogno, oggi più che mai, di una nuova contrattazione collettiva, che faccia della qualità il suo principio ispiratore e che sia in grado di sostenere la crescita delle imprese e, contestualmente, lo sviluppo professionale e culturale delle persone, nonché la loro crescente domanda di tutele e il loro benessere complessivo.

Assicurare qualità significa assicurare una strutturata bilateralità confederale, che sia propria di un modello sindacale partecipativo e non conflittuale, che coadiuvi l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e che sia alla base di nuovo modello di riconoscimento della “rappresentatività”.

Questo l’obiettivo di CIFA e Confsal, come ben descritto dalle parole dei Proff.ri Donata Gottardi e Marco Peruzzi, i quali hanno svolto un’approfondita analisi comparata dei CCNL di CIFA e Confsal rispetto a quelli delle principali sigle confederali – CGIL, CISL e UIL – valutando non solo indicatori legati ai livelli retributivi, ma anche alla qualità degli istituti contrattuali.

Di rilievo, inoltre, i contenuti proposti dall’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano e dal Presidente del CNEL, Tiziano Treu. Secondo Damiano, il problema ha origini comunitarie, laddove l’Unione Europea non è riuscita, negli anni, a progettare una corretta regolazione del rapporto tra libertà economica e protezione sociale, consentendo di fatto lo sviluppo di concorrenza sleale e conseguenti effetti di dumping sociale e salariale. È, inoltre, opinione del Presidente Treu il fatto che la sregolatezza delle relazioni industriali in Italia perduri da troppo tempo e indebolisca la sua funzione di tutela dei salari e dei diritti dei lavoratori. La sua proposta è quella di stabilire delle procedure bilaterali che risolvano detta situazione, con l’eventuale partecipazione di un soggetto terzo, quale il CNEL stesso, a fare da mediatore in questa delicata operazione.

Successivamente, il contributo di Salvatore Vigorini, Presidente del Centro Studi InContra, espone gli elementi innovativi dei CCNL di CIFA e Confsal, che rispondono alla richiesta di una diversa organizzazione del lavoro, di nuove figure professionali, di nuovi modi per regolamentare la prestazione lavorativa, quali gli istituti dello “scatto di competenza” e il sistema di classificazione del personale non per mansioni, ma per competenze.

Infine, i testi del Presidente CIFA, Andrea Cafà, e del Segretario Generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, approfondiscono i temi della bilateralità e degli strumenti bilaterali messi in campo dagli organismi costituiti da CIFA e Confsal (EParFonARCom e SanARCom) e gli indicatori qualitativi che consentono di valutare un contratto collettivo come di “qualità”.

Questi i contenuti del libro, già evidenziati nell’accordo interconfederale tra CIFA e Confsal firmato il 28/10/2019 (scaricabile qui).

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