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CONSORZIO WYLFORD: INTERVISTA AL PRESIDENTE M. E. DI GIANDOMENICO

tra le precipue finalità del Consorzio c’è la promozione delle esportazioni negli USA.
D. Si tratta dunque di un consorzio di internazionalizzazione?
R. Il Consorzio Wylford è qualcosa di più. Si tratta di una idea originale ed innovativa in quanto, da un lato, il Consorzio associa alcune strutture consulenziali, non solo italiane, in possesso di un know-how consolidato nel campo del “made in Italy” e della internazionalizzazione, dall'altro lato, esso include aziende, anche piccole e medie, rigorosamente italiane, che abbiano mantenuto integre quelle modalità operative e produttive tali da rendere il loro branding veramente connotativo dello stile italiano. Il concetto stesso di internazionalizzazione è infatti limitativo, perché alla base delle progettualità del consorzio c'è il concetto più ampio della globalizzazione. Le aziende ad oggi devono confrontarsi con un mercato e con competitors globali, ed astenersi da questo confronto può comportare addirittura la loro non sussistenza, non solo nel lungo, ma anche nel medio periodo. L'obiettivo è quindi quello di fornire una consulenza di carattere aziendalistico, ma con tutti i supporti legali, fiscali ed affini, che permetta all'azienda - dato il management, data la proprietà, dato il know-how – di acquisire le giuste dimensioni in termini di allocazione di risorse produttive e di mercato di riferimento, dimensione che permetta non solo di reggere la concorrenza mondiale ma anche di sostenere le sfide dell'era della globalizzazione. Si tratta, in sostanza, di una evoluzione del modello di “consorzio di internazionalizzazione” finora praticato, in cui l'estero è visto essenzialmente come qualcosa di totalmente diverso rispetto al mercato nazionale. Per il Consorzio Wylford l'internazionalizzazione è una pratica che si sostanzia nell'accompagnare l'azienda in una crescita dimensionale che risulti congrua rispetto alle sue performances e che possa farla emergere rispetto ai competitors mondiali.
D. Dove opera in Consorzio?
R. Il Consorzio Wylford nasce a Milano, nella zona di San Babila, e da subito con sedi operative a Lugano, Brescia, Barcellona, Roma, Padova. Stiamo costituendo una presenza capillare sul territorio, soprattutto nelle aree di maggior ricettività in merito alle problematiche di internazionalizzazione, anche per dare un riferimento in loco alle aziende e quindi premettere un'assistenza continuativa. L'obiettivo, lo ripeto, è accompagnare le aziende in una giusta crescita, dove per “giusta” si intende una crescita che porti l'azienda a degli equilibri che possono essere, oggi, solo globali, e non più nazionali.
D. Come mai Lei ha deciso di impegnarsi in questa nuova impresa?
R. Da oltre 10 anni mi occupo di non proft, e negli ultimi anni ho concentrato la mia attenzione nel campo della Responsabilità Sociale d'Impresa, che, prima di essere un sistema di rendicontazione, cosiddetto CSR, su cosa l'azienda fa di buono o di cattivo in base ad un paradigma etico, ha alla base una nuova concezione delle teoria economica, vale a dire quella che non vuole più fare riferimento a schemi classici, oggi desueti e tutto sommato fallimentari, dei vari actors delle economie (il produttore, il consumatore, l'investitore, ognuno che massimizza il proprio tornaconto), ma che preferisce contemplare nell'orizzonte delle proprie operatività la pluralità degli stakeholders. In questo modello, l'azienda - che ha un flusso continuo di inputs edi outputs con tutto il mondo e con tutti gli elementi, interni ed esterni – si rapporta con figure più classiche (clienti, fornitori, ecc), ma anche con il contesto sociale in una ottica di approccio integrato; insomma, è un'azienda che interagisce con l'intero pianeta. Il Consorzio è per me importante perché rappresenta una risposta positiva e quindi costruttiva rispetto al pessimismo dell'attuale situazione economica, nella quale si subisce passivamente la globalizzazione, che va invece governata presupponendo necessariamente nuove regole di produzione e nuove regole economiche di base.
D. Quali sono le prossime importanti iniziative del Consorzio?
R. Il Consorzio si è già confrontato con la sponsorizzazione e con la organizzazione del convegno internazionale “ARTS, CULTURE AND THE PUBLIC SPHERE”, che si è tenuto a Venezia dal 4 all'8 Novembre 2008, nonché con il Convegno Internazionale Joint Colloquium on Bridges Fuzhou - IUAV - Zagreb University - Venezia, che si è tenuto a Venezia nel feb. 2009; sono state iniziative da subito condivise in quanto momenti di studio e di approfondimento di quelle specificità a cui il Consorzio fa riferimento. Non va dimenticato che il Consorzio ha una branch attiva nella promozione di eventi culturali in campo artistico, ambito ritenuto un punto importate di aggregazione. È in preparazione un importante appuntamento espositivo a Barcellona (mostra di quadri di Andy Warhol), programmato per la fine del 2009 o inizio del 2010.
 
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